Libertà con un Qr Code?

La parola libertà è molto abusata in questi tempi e merita una riflessione che oggi si tende a rimandare.

Innanzitutto una domanda fondamentale: esiste una società in cui i cittadini sono veramente liberi, ossia privi di condizionamenti? Il vivere associato non è per definizione un sistema di compromessi e di equilibrio tra la volontà individuali e le esigenze collettive?

Dovremmo quindi chiederci quale sia la differenza qualitativa tra l'attuale sistema di limitazioni e il precedente, al punto da farci vivere la condizione attuale come profondamente innaturale, vessatoria e coercitiva.

Crediamo che la differenza sia che l'attuale sistema verta su una sostanziale disumanizzazione.

Intravediamo un regime dell'inumano a cui la nostra umanità si ribella. Il potere sta divenendo sempre più impersonale e meccanico, si sta spersonalizzando.

Allo stesso modo pure il cittadino tende ad essere ridotto a materia e numero, a una risorsa sociale disponibile e modellabile secondo le necessità che il potere ritiene opportune.

Il problema non è se è possibile essere liberi con un qr code, ma divenendo noi stessi un qr code.