Visconti e Re Ludwig II

Ludwig di Lucchino Visconti forma assieme a La caduta degli dei e Morte a Venezia una trilogia tedesca sul decadentismo europeo.

E' la storia dello stravagante Re Ludwig II, una figura malinconica, tormentata e sognante per cui l'arte rappresentava il rifugio prediletto alla malinconica realtà decadente che coglieva attorno a sé.

La ricerca della perfezione estetica lo distolse volutamente dal suo ruolo di regnante e dagli impegni burocratici.

La sua vita viene narrata in maniera discontinua, tra salti temporali e flash-back, si passa così attraverso le incoronazioni, dell'amore con Elisabetta d'Austria, ai rapporti con Wagner, al tentativo di matrimonio con Sophie, alla sua politica nei confronti della Prussia, alla sua omosessualità, sino al presunto suicidio.

Il film è immerso in un'aria amletica ed evanescente, negli interni lussureggianti dei castelli i personaggi paiono ombre su sfondi oscuri.  Tra smorti ambienti aristocratici, aleggia un'atmosfera disincantata in cui si respira la caduta del regno, il fallimento imminente dei sogni di magnificenza dello sventurato Re ed il narcisismo dei reali. Si percepisce la morale estetica del monarca Ludwig, che lo condusse all'annientamento.

Si capta l'arte come sogno, consolazione ed evasione, l' amore idealizzato che diviene inevitabilmente corrosivo per lo spirito dell' uomo, l'avidità e gli eccessi che inducono a rintanarsi nel proprio egoismo annegando tra i beni materiali.
E poi la musica e un ritratto poco edificante di Wagner, tutto sembra derivare da opache e sognanti pagine di un romanzo di M.Mann o di Goethe.

All'esterno dei palazzi troviamo solamente paesaggi nevosi, laghi gelidi e atmosfere solitarie. Fotogrammi costruiti al dettaglio, scenografia e personaggi incastonati alla perfezione e regia in stato di grazia.
La glorificazione del decadentismo con uno straordinario Helmut Berger, una Romy Schneider incantevole e una magniloquente Silvana Mangano nel ruolo della moglie cattiva di Wagner.

Il traguardo estetico di uno dei più grandi registi italiani di tutti i tempi.