La religione della new age - R.Coomaraswamy

Come possiamo definire la religione della New Age? Quali sono le sue idee basilari? Qui conviene camminare con piedi di piombo, poiché molte delle parole che usano, sono prese della religione Tradizionale, specialmente dagli autori più mistici o spirituali. Un'altra volta abbiamo il problema del "doppio linguaggio." Antiche parole alle quali è dato un significato nuovo.

La prima è il Panteismo. Tutto, piante, animali, rocce, sono Dio. Orbene l'errore del panteismo è proclamare l'Immanenza di Dio e negare la sua Trascendenza poiché evidentemente Egli è immanente in tutte le cose. Se la Trascendenza senza l'immanenza ci sconnette dal Divino, l'Immanenza senza la Trascendenza scollega il Divino da noi. Tanto l'una come l'altra vanno unite nella dualità "Principio e Manifestazione", Atma e Mâya. Mentre il Principio Supremo non è in sé stesso né trascendente né immanente, bensì "è quello che è", nel piano della manifestazione si ha bisogno di un Creatore trascendente e la Creazione risultante ha bisogno dell'Immanenza per la sua stessa esistenza. Ed ambedue sono uniti nella Teofania, nel Logos, nel Dio uomo. Dal punto di vista umano si può dire che la Trascendenza annichilisce la Manifestazione, mentre l'Immanenza la nobilita. Secondo l'espressione religiosa, da un lato la Trascendenza riduce l'uomo a "peccatore" e "schiavo", e d'altra parte, grazie all'Immanenza, egli è anche un "figlio di Dio" ed il Suo "Califfo" [Vicario] nella terra.

Queste due cose si può dire che si trovano nel Dio uomo: poiché se da un lato "Dio è Bontà", per un'altra, "Quello che mi ha visto, ha visto il Padre." Questo ci porta a trattare il tema della preghiera. Quelli della New Age non pregano, poiché uno non può pregare sé stesso, ma solamente un Dio Trascendente. Perfino Shankaracharya, l'advaitista più "assoluto" di tutti, scrisse inni di lode a Dio.

Basandosi su questo errore fondamentale, i sostenitori della New Age si vedono forzati a dichiarare che l'uomo qua, come, uomo è Dio. Chiunque neghi la trascendenza di Dio, afferma la sua propria divinità. Come Karl Marx sostiene: "la negazione di Dio è l'affermazione dell'uomo." Questo si presta a varie interpretazioni una delle più classiche è la dichiarazione che l'uomo è di per sé stesso la fonte della verità, e che la sua dignità deriva da questa capacità. Un'altra versione è che l'uomo come uomo è in ogni momento unito a Dio e pertanto salvo  sia quello che sia ciò che si vuole significare con questa espressione di essere “salvo”. Swami Muktananda che ha esercitato una gran influenza su Werner Erhard, il fondatore dell'Est, ora chiamato Forum, non si morse la sua panteistica lingua quando disse: "inginocchiavi davanti a voi stessi. Onorate ed adorate il vostro proprio essere. Dio abita dentro voi come Voialtri!."

Quando le religioni Orientali autorizzano uno ad usare un mantra come Aham Brahm, "Io sono Brahman", in realtà non stanno proclamando la promessa del serpente ad Eva: "sarete come dei." Piuttosto, stanno inculcando nell'individuo qualificato un riconoscimento dell'Immanenza del Dio Trascendente dentro lui. Come disse S. Paolo: "Vivo, non io, bensì Cristo in me." Quando gli occidentali intrisi delle confusioni della psicologia moderna usano tale formula, confondono l'io inferiore o ego con la Daimon immanente di Platone. Il risultato finale è allora precisamente dare assenso alla promessa di Satana. Come George Leonard dell'Esalen dice: "noi siamo come un Dio, onnipotente ed onnisciente, e come dice il Catalogo Terra: "noi siamo come Dio e ci dobbiamo abituare a questo." Qui l'errore è evidentemente quello della confusione dei due «io» o usando la terminologia cattolica, la confusione tra personalità ed individualità. Un uomo è una persona perché è dotato non solo di un corpo e di un'anima vegetativa ed animale, ma anche di un'anima specificamente spirituale ed immortale. Sviluppare la propria personalità è utilizzare questi speciali attributi che ci permettono di condividere la vita divina. Sviluppare la propria Individualità che è quello che è implicato nella situazione della New Age, significa trascinare un'esistenza egoista, trasformandosi nello schiavo delle proprie passioni, sforzandosi per trasformare se stessi nel centro di tutto.

Un altro errore è la cattiva interpretazione della dichiarazione metafisica che dice: "Tutto è uno", un insegnamento riflesso nel discorso della Chiesa: " tutte le cose sono unite in Cristo." Questo risulta dalle false premesse panteistiche. C’è naturalmente, Unità nel Principio, ma nella manifestazione c'è sempre molteplicità. Come dice nel Tao Te Ching:

"Il Tao generò l'Uno;

L'Uno generò il Due;

Il Due generò il Tre;

Il Tre diede posto ai diecimila esseri"

Siamo uniti nell'Unità Divina o Trascendenza per mezzo della Immanenza Divina, ma noi dobbiamo "realizzare" questa Immanenza prima di pretendere di avere raggiunto quello che i mistici hanno chiamato "l'Identità Suprema."

C'è ancora un'altra confusione della New Age, riferita all'affermazione del teologia Apofatica: che Dio è al di là di tutti i contrari. Arguendo che Dio in Sé stesso sia oltre il bene e male, quelli della New Age credono che l’unità cosmica di nuovo la Supermente o la "consapevolezza divina", non l'Unità Trascendente di Dio si ristabilisca andando oltre il bene e del male in questa vita. Dio "in principio" è oltre tutti i contrari, e loro sostengono che perfino in questo mondo manifesto, il bene ed il male siano una stessa cosa essendo il male il viso oscuro della "forza", come un riflesso. Una volta che si accetta questa confusione di piani, tutti i limiti morali non hanno più senso. Non esiste più l'essere buono o cattivi. Combinando questo con l'idea che siamo Dio, che siamo la fonte della verità, e che crediamo alla nostra stessa realtà, ne consegue che possiamo fare ed essere in realtà qualunque cosa vogliamo.

Equivale a dire che, se tutto il mondo è Dio, tutto il mondo decide allora quello che è vero o falso per sé stesso, la "religione" di ognuno è valida. Da cui, tutte le religioni sono valide. Attualmente, quelli della New Age, facendo realmente questo, credono in una super-religione che accetta gli insegnamenti di tutte le religioni. Questa super-religione non ha dogmi fissi in effetti, come potrebbe averne in considerazione del fatto che ognuno è la sua  stessa fonte auto-convalidante di vedere e realtà? E così, quelli della New Age sono chiaramente contro tutti i dogmi stabiliti o le verità rivelate oggettivamente. Sono tutti ecumenici.

La reincarnazione è un’altra caratteristica della New Age è definita come la rinascita dell'ego o io inferiore in un altro corpo, essere umano o sub-umano, come per esempio, un scarafaggio, sempre in questo pianeta. L'idea è che se uno non perfeziona il suo ego o io inferiore in questa vita, può avere un'altra opportunità. Inoltre, questa seconda, o 700ª opportunità, è parte del processo evolutivo con cui, si dice, ogni individuo dirige la sua via  non verso la realizzazione di Dio o della realtà ma verso la fusione con l’ "Uno" o con la "Supermente" in qualche classe del punto Omega teilhardiano. Quello che si dimentica è che la reincarnazione così intesa non è una dottrina Indù, ma teosofista, e che se la reincarnazione fosse in realtà qualcosa che potesse verificarsi, dal punto di vista Indù ella sarebbe vista come un fallimento. Dal punto di vista Indù il proposito della vita non è rinascere e avere un'altra opportunità per dar redine sciolta alle proprie passioni, ma ottenere presto e bene la liberazione da tutto il processo della rinascita.

Un tratto comune ed il più pericoloso tra tutti quelli della New Age è la predisposizione ad esplorare cambiamenti di "stati di consapevolezza." Se tutto è uno, e tutto è Dio, e noialtri siamo Dio, allora perché non siamo coscienti di questo fatto? La risposta che danno è l'ignoranza combinata col ritardo evolutivo. Ma quelli della New Age invece di vedere l'ignoranza come un riflesso dello stato di peccatore e caduta dell'uomo, dichiarano che questa ignoranza è il risultato di un tipo di consapevolezza che la cultura occidentale ha imposto all'uomo. Fino ad un certo punto, quest’affermazione è corretta, poiché certi processi del pensiero si sono formati e basati fortemente nell'ambiente psicologicamente materialista in cui si è cresciuti, ma ci si allontana rapidamente dalla via sostenendo che questa falsa consapevolezza può e deve essere invertita alterando il nostro stato di coscienza ed aprendo le nostre porte a nuove percezioni. Alterazione che si può ottenere con l’uso di droghe, musica, tecniche di respirazione, yoga, sport, ballo, ripetendo mantra senza significato e con altre forme di AUTOIPNOSI.

Un'altra confusione di termini, o meglio, legittimi termini mistici usati con un nuovo senso. Naturalmente la ripetizione di un mantra e la vita spirituale possono creare un cambiamento di stato di coscienza come può farlo la musica come il Canto Gregoriano che riempie gli occhi di lacrime e scioglie i cuori più duri. Il ballo, la musica, lo Yoga, e la ripetizione di giaculatorie sono usate da tutte le Religioni Tradizionali. Ma quello che i cultori della New Age non capiscono è che chi accede ad un cambiamento di consapevolezza dentro una valida cultura religiosa, lo fa con la protezione che quella religione offre loro. I sacramenti di iniziazione e le chiamate sacramentali, l'acqua benedetta, il segno della croce, e soprattutto la guida spirituale ed una solida conoscenza della dottrina, proteggono l'individuo tanto da sé stesso, come dalla possibile invasione di angeli caduti o demoni, come sono normalmente chiamati. Quelli della New Age che danno redine sciolta a tali tecniche senza tali protezioni e senza una vita di preghiera possono fare solamente largo a quello che è infernale.

Un stato distorto di consapevolezza si dice che mette ad uno in contatto con un stato superiore di consapevolezza  la Supermente di Aurobindo, e se alla fine ci si stanca di questa definizione esistono altri termini come "coscienza di Krishna", "coscienza cristica", o "consapevolezza cosmica." La connessione dei nomi divini con questi stati tende a dar loro una falsa legittimità, naturalmente però, tutto dipende in realtà da quello che si vuol dire con tali espressioni. Come René Guénon segnalò, questa "consapevolezza cosmica" o "Gran" Tutto nel quale alcuni aspirano a perdersi, non è nient'altro che lo psichismo diffuso delle regioni più inferiori del mondo sottile, rapportato al labirinto oscuro dell’inframondo dell’ "inconscio collettivo" che Jung postula.

Un'altra caratteristica importante della religione della New Age è la convinzione che stiamo sull'orlo di una nuova civiltà nella quale tutta o la maggioranza dell'umanità entrà in contatto con la Supermente o la Supercoscienza. è questo che si intende realmente per evoluzione. Tutto evolve, non solo l'uomo, ma anche la Supermente. Un'altra volta ritorniamo all'utopismo secolare e a Teilhard di Chardin. Questa futura utopia è chiaramente terrestre, socialista e comunitaria più che orientata alla famiglia. L'Età dell’Acquario non avrà codici morali rigidi e fissi. Quelli che vedono l'uomo come un animale che può essere perfezionato finiscono per farlo diventare un perfetto animale. Naturalmente l'Era di Acquario è su di noi.

Tra i seguaci della New Age si trova un'intellighenzia quasi nulla e questa appare con un'ampia varietà di aspetti. Lascia le scarpe e la mente "fuori", o come dice Marylin Ferguson, (La cospirazione dell’Acquario): Non si può ragionare dentro un cambiamento di paradigma [cioè, un stato superiore di consapevolezza], perchè è esperienziale: o l'ottieni, oppure "non l'ottieni." Secondo lei, i concetti intellettuali inibiscono questo "ottenimento." Pensatori ed accademici sono pertanto quelli che hanno meno possibilità di ottenerlo. Come Kevin Garvey spiega: "Per evitare la trappola dell'intelligenza, Ferguson suggerisce l’ EST, terapia di electroshock, o Lifespring Training. Queste sono, secondo lei, tecniche concentrate che permettono all'io reale di emergere”8. Con una forma simile abbiamo il terapeuta di psicologia Gestalt, Fritz Perls, un altro nomade dell'Esalen che proclamava che il ‘pensiero Razionale ' si conquistava se uno liberava i suoi sentimenti più intimi  il suo slogan era "perdi la tua mente e ritorna ai tuoi sentimenti”. Al contrario di tutti questi furori sperimentali, le grandi Tradizioni insistono sulla necessità caratteristica dell'uomo di usare la facoltà di discriminazione chiamato Intelletto in cui l’irrazionale deve essere sempre evitato. Non succede così tra i seguaci della New Age. Essi dipendono completamente dai loro istinti viscerali interni. Non ci sono dogmi fissi per loro; accolgono tutte le superstizioni dell'epoca progresso, evoluzione, antropocentrismo ed un odio verso tutto il metafisico.

Questo ci porta al culto dei «maestro spirituali» che forma in gran parte la religione New Age, e che per me, è uno dei suoi aspetti più terrificanti. Un individuo, il Sig. Silva, proclama che può insegnare a chiunque in 48 ore a trovare il suo ‘maestro spirituale' mediante un processo di "controllo mentale." Tali maestri non sono nient'altro che angeli caduti o demoni, ed è per una questione di buonsenso che uno non dovrebbe mai assoggettare se stesso alla guida di questi. Si può argomentare che l'idea dei demoni è un'idea occidentale e cristiana. Le condanne della Scrittura abbondano ed è bene riconoscere che anche le religioni Orientali condividono lo stesso punto di vista. Permettetemi di citare a proposito un passaggio di Buddha del Sutra Surangama:

"Dopo il mio Paranirvana, nell'ultimo kalpa di questo mondo,  ci saranno molti di questi spiriti eretici, nascosti dentro le stesse personalità dei santi, per portare meglio a termine i loro inganni …Con tali ingannevoli maniere essi propagano le loro eresie false e distruttive. Il pensiero evolutivo è onnipresente durante tutte questi caratteristiche. Come Marylin Ferguson dichiara nella sua "Cospirazione dell’Acquario": "un'evoluzione della consapevolezza è tanto significativa come qualunque passo nella lunga catena della nostra evoluzione biologica. L'umanità non si sta evolvendo solo verso un stato superiore di consapevolezza, non solo questo processo evolutivo è legato alla reincarnazione, ma, in linea col pensiero teilhardiano, questo stato superiore è in costante evoluzione di sé stesso."

Fonte: R.P.Coomaraswamy - La Dissacrazione dell'induismo nel consumismo occidentale