Certo che ne circolano di personaggi bizzarri.
Ieri ci è capitato di ascoltare qualche minuto di un
soggetto che vende "corsi spirituali", costui ad un certo punto esclamava:
"perché le cose stanno così, non come dice la New Age!!".
Le comiche, questi si presentano come alternative
"autentiche" e "profonde" a quello che definiscono un
movimento superficiale e commerciale. Ma esattamente da quale pulpito?
Essi mescolano terminologie prese da tradizioni diverse senza alcuna coerenza
dottrinale, fanno esattamente ciò che rimproverano alla New Age, ovvero
commercializzano la spiritualità attraverso una sintesi arbitraria di elementi
scollegati.
Sono cani sciolti che fanno marketing, senza alcun collegamento organico con una tradizione autentica. La loro "autorità" si basa esclusivamente sull'auto-proclamazione e sulla capacità di marketing. Quando criticano la New Age per la sua superficialità, dimenticano di spiegare da quale posizione privilegiata possano formulare tale giudizio. Da quale catena di trasmissione tradizionale verificabile arrivano? Da nessuna, parlano a titolo personale, si costruiscono un brand in una spirale infinita di autoreferenzialità.
Stiamo parlando dunque di "newaggiari" che
criticano la New Age , di ciarlatani che hanno scelto una strategia per
ritagliarsi una nicchia di mercato.
D'altronde lo sappiamo che in questa epoca si
specula sulla ricerca di spiritualità della gente che non trova alternative
concrete radicate in tradizioni autentiche, che non conosce maestri delle
grandi tradizioni contemplative.
E così spuntano fuori costantemente i furbetti della spiritualità farlocca, vampiri che guadagnano sugli ingenui.
Diffidare sempre da chi vende
"spiritualità".