Cancellare gli "intellettuali" miopi

Avrete letto le ultime misure del governo Draghi. Abbiamo, tra le altre cose, l’introduzione dei passaporti vaccinali per salire sul tram sotto casa (neanche i complottisti più sfrenati erano arrivati a predire questi scenari).

Stupiti? Non si può esserlo.

A Marzo 2020 era già tutto chiarissimo, ricordate quelli che cercavano i virus nell'asfalto? Quelli che mascheravano i bambini alle elementari facendo i balletti con i gomiti? Quelli che inseguivano il vecchietto che comprava il pane ad un metro dal proprio comune? Quelli che accerchiavano con gli elicotteri un uomo che passeggiava da solo in spiaggia? E i banchi a rotelle? I plexiglass tra un ombrellone e l’altro? Potremmo scriverne di ogni, mostrando una umanità totalmente allo sbando in piena dissonanza cognitiva indotta dal potere. Deliri su deliri accompagnati da slogan come "nulla sarà come prima", "avanti con la nuova normalità".

Era doveroso, perlomeno da parte degli "intellettuali", comprendere immediatamente che quanto stava accadendo aveva fini non dichiarati e non era una mera questione sanitaria. Non ci sono scusanti per non aver denunciato lo scenario globale. Indi per cui, tutti quei pensatori, artisti, insegnanti, filosofi, sociologi, psicologi ed intellettuali di vario genere, e potremo farne una lista molto lunga (alcuni hanno cambiato idea solo successivamente), che non hanno capito SUBITO quanto stava accadendo, hanno perso qualsiasi credibilità.

Bisognerebbe anche liberarsi dei loro testi passati; d’altronde cosa possono insegnare costoro? Questa era la prova del nove. Hanno dimostrato di non saper leggere la realtà, di non conoscere le basi della manipolazione, della propaganda, di come agisce il potere in epoca postmoderna. Non hanno altresì analizzato seriamente i processi che hanno reso possibile tale deriva.

Di fronte ad una situazione nitida sin dal primo giorno, hanno avallato una narrazione demenziale, dimostrandosi incapaci di leggere il reale. E badiamo bene che dentro il calderone ci sono finiti tantissimi personaggi di livello, che si occupano da una vita di certi argomenti. Pensate ad esempio a Chomsky, fine linguista ed esperto di comunicazione, diventato oggi un sostenitore dei lockdown. Pensate al coreano Byung Chul Han, filosofo analista dei nostri tempi, ridotto ad essere un "covidiota" qualsiasi, o allo psicologo nostrano Recalcati ormai in preda a interpretazioni fantasiose ed ipocondriache del reale.

Ma ce ne sono tantissimi altri che ci hanno lasciato basiti per la loro miopia.

Bisognerebbe togliere definitivamente lo status di “intellettuale” a tutti coloro che non hanno saputo leggere correttamente la "pandemia" da una prospettiva ampia, critica e multidisciplinare. I loro testi passati? Evidentemente erano solo fisime, blande intuizioni ed intellettualismo fine a se stesso.

Un Foucault, un Illich o uno Junger non si sarebbero certamente accodati ad una narrazione simile, ne siamo certi.