Il satanismo razionalista

Il cosiddetto "satanismo razionalista" sarebbe, secondo gli antropologi culturali e i sociologi delle religioni, la forma più moderna ed evoluta del culto devoluto a Satana, l'entità considerata maligna e ribelle dal cristianesimo, e rivalutata, reinterpretata o presa a modello da una serie di esperienze occultistiche, settarie o pseudospiritualistiche emerse sin dai primi secoli cristiani. Le varie espressioni del satanismo, a prescindere dal modo in cui interpretano la figura di Satana, hanno tutte come tratto comune ed unificante un radicale rifiuto del cristianesimo. Che concordino nella visione cristiana di Satana, e pertanto sfocino nel puro culto del male con forme di ritualismo parodistico, o considerino Satana una figura positiva da contrapporre al demiurgo della gnosi cristiana o al Dio dispotico e crudele dell'Antico Testamento, l'elemento caratterizzante è la contrapposizione alla tradizione e alla sua dogmatica. Il "satanismo razionalista" altro non sarebbe che una versione emancipata e disincatata di questa istanza anticristiana e antitradizionale, che prenderebbe Satana come simbolo di ribellione all'autorità e al dispotismo del passato, per farne modello dello sviluppo del potenziale individuale, rigorosamente da perseguire in autonomia e in contrapposizione ad ogni ordine costituito. Ogni uomo deve così eleggersi a norma e signore di sé, seguendo la propria luce interiore e divenendo artefice del proprio destino, senza ricorrere a giustificazioni nella trascendenza o nel divino. La realtà è quella tangibile; la morale va definita individualmente (più o meno in accordo con la società in cui si vive, a seconda dei gusti); l'organo di conoscenza è la ragione; la forma di conoscenza è essenzialmente la scienza moderna; l'arte è da considerare pura espressione della propria individualità e del proprio gusto personale. In generale il satanismo viene considerata una via di liberazione dai tabù sociali e storici, dai vincoli individuali autoimposti o ricevuti per educazione, da tutto ciò che limita l'individuo nello sviluppo della propria personalità, potenzialità, ricerca di piacere e realizzazione. In sostanza il "satanismo razionalista", sviluppato pienamente nella sua istanza razionale, ossia purgato da residui mitologici, simbolici e romantici, altro non è che il modello dell'individualismo moderno, con tutti i suoi corollari di ateismo, scientismo, materialismo, anarchismo e superomismo velleitario. Resterebbe da chiedersi chi dei due mente camuffandosi per l'altro, se Satana o la modernità, o se non siano semplicemente uno lo specchio dell'altro. Da sottolineare che questo orizzonte ideologico, essendo un fenomeno moderno, è già passato. Il "satanismo razionalista" è un fenomeno da boomer o, tutt'al più, da trentenni annoiati. È un residuo di conservatorismo che ignora come il mondo attuale sia molto più avanzato nella dissoluzione nelle sue manifestazioni odierne considerate normali. La postmodernità ci mostra un volto satanico decisamente più inquietante e sorprendente, diremmo stimolante nella sua repellenza. Vale la pena ritornarci.