La "fine dell'età dell'acqua"

Con una influenza respiratoria che ci dicono mortale e che ha giustificato le norme più violente e repressive che la storia repubblicana ricordi, i componenti del carrozzone mediatico e gli squallidi guitti della politica nostrana dicono di abbassare il riscaldamento nelle nostre case e nei pubblici edifici, di non lavarsi troppo, persino di non cambiare tutti i giorni le mutande. Ci intimano, altresì, di non avere troppe pretese in campo alimentare, dovendoci oramai abituare, secondo loro, a nuovi paradigmi ed al razionamento di gas e materie prime, oramai giunti a prezzi stellari. Eppure, secondo la logica ed il buonsenso, un uomo ben nutrito, con un'igiene personale adeguata, che vive in un ambiente confortevole e riscaldato a dovere in inverno, avrà sicuramente meno probabilità di ammalarsi, per giunta con la presenza nell'aere di un patogeno definito letale, causa scatenante di un lasciapassare per vivere e lavorare, di restrizioni, chiusure, stravolgimenti economici. Tutto normale, non trovate? Dal lavaggio compulsivo delle mani per prevenire il contagio alla "fine dell'età dell'acqua" (come sbandierato da alcuni articoli di giornale mainstream) sono trascorsi, solamente, poco più di due anni. D'altronde, un minuto dopo l'annuncio dello scoppio della così detta pandemia, l'avvertimento fu chiaro, come la luce meridiana: nulla sarebbe stato più come prima. Ora, forse, anche i più devoti al dogma dall’andrà tutto bene e della pace con armi e sanzioni, inizieranno ad avere qualche leggerissimo dubbio sulla portata della menzogna. Ma che importa, per la nostra salute è già stata predisposta la quarta dose...a cosa servono cibo sano, riscaldamento ed acqua corrente in casa?  Il siero ci salverà, un'altra volta. Tutto il resto è contro il progresso, antiscientifico e complottista.