Manifestazioni di piazza: dissenso controllato

In merito alle manifestazioni di piazza: ve li ricordate i due minuti di odio di Orwell? Il regime veicola la rabbia sociale e il dissenso in un individuo simbolico e in un tempo circoscritto, per poi riassorbire il cittadino, scaricato della propria carica eversiva, nella quotidianità di repressione e controllo.

Le piazze autorizzate, controllate ed educate svolgono una funzione analoga, e su più livelli. 

1. Sono innocue per il sistema, che può tranquillamente sopportare un certo carico di dissenso, che anzi incoraggia indirettamente in quanto tramite esso può esibire il proprio rispetto della pluralità di opinione e dell'opposizione (per inciso, il potere tollera solo il dissenso che può controllare, quindi quello ininfluente per la propria sussistenza).

2. Per le masse arrabbiate sono un momento in cui esprimere frustrazione e rabbia represse in una forma compatibile con l'ordine in cui si vive, protette dal diritto e in uno spazio e tempo sicuri e circoscritti: in pratica una ottima valvola di sfogo, sia emotiva che intellettuale. La piazza educata, però, è sempre autoreferenziale, perchè è una forma di aggregazione intorno un'idea, che è l'elemento aggregante, la quale di conseguenza è condivisa solo tra chi già la condivide. Nessuna piazza educata ha mai cambiato alcunchè: se rischia di portare un cambiamento inviso al potere, viene sciolta o repressa; in ogni caso è messa al di fuori dal dominio del legale o del lecito.

3. Infine, le piazze educate sono particolarmente amate dai delatori e da chi si oppone all'idea che esprimono. Nella massa si trova sempre il bersaglio adatto a farne una caricatura, in modo da poter stereotipare il movimento e liquidarlo. Inoltre, è possibile veicolare la rabbia e l'odio verso l'avversario politico, che in genere è un'entità piuttosto astratta, in un soggetto concreto, la piazza appunto, che è fatta di volti, simboli e luoghi. Le contro-manifestazioni, fenomeno tipico degli ultimi anni, assolvono contemporaneamente al secondo e al terzo punto, in un gioco di riflessi che nutre se stesso e non porta mai a nulla.

Ecco il motivo per cui siamo scettici sia verso l'efficacia politica di questo tipo di iniziative, sia verso le masse in se stesse, perchè troppo spesso si sono dimostrate pigre, scostanti e volubili, nonchè manipolabili e in balia del primo messia che offrisse loro un'alternativa.