Il superamento di destra e sinistra

Quando intendiamo che destra e sinistra sono categorie politiche attualmente inutilizzabili e che vanno oltrepassate, non intendiamo che ciò che in passato hanno definito non sia mai esistito o non abbia avuto una propria attualità, ma che esso non trova più spazio e rappresentatività nell'odierno sistema parlamentare, e pertanto vadano elaborate nuove griglie ideologiche per interpretare il presente.

La sinistra, infatti, deputata storicamente a difendere in ottica rivoluzionaria i soggetti sociali "sfruttati" all'interno del modello storico della "lotta di classe", con la scomparsa della classe operaia, assorbita da una borghesia sempre più impoverita, ha finito prima per identificare il soggetto da difendere con ciò che ritiene i nuovi sfruttati del pianeta, assecondando così l'immigrazionismo all'interno di un ottica globalista, per poi finire cooptata e irretita da quelle forze del capitale che un tempo furono il suo nemico storico, assecondandone obbiettivi e disegni.

La destra, invece, si è trovata a dover far fronte a una nuova di società che ha fatto saltare i suoi riferimenti classici: il venir meno a sinistra del modello della lotta di classe e la scomparsa del ceto medio come categoria con una propria identità e coscienza specifiche, l'ha portata dal punto di vista sociale su posizioni più avanzate dell'avversario, declinate però all'interno di un'idea nazionale ibrida e compromissoria, evento tipico del tramonto delle grandi ideologie, ossia ciò che in senso denigratorio viene definito "populismo".

Il centro è divenuto luogo d'osmosi e scambio di questo vuoto ideologico, dove a far da padrone è l'interesse fine a se stesso, svuotato di qualsiasi scrupolo derivato dai residui etici che, sotto forma perlomeno di una volontà di facciata, permangono retoricamente agli estremi.

Come si vede, si tratta solo di sfumature, ma le due parti in sostanza convergono in una medesima visione, declinata esclusivamente in modi diversi a seconda della priorità del momento. Da questo punto di vista, i movimenti trasformisti che nelle ultime esperienze di governo hanno dato il meglio di sè, appaiono essere la perfetta espressione del contesto storico attuale, coloro che meglio ne interpretano l'anima vergognosa e impudica.