Colpa dei medici "novax"

Era colpa dei medici “novax” se, durante i picchi influenzali degli anni passati, i posti letto negli ospedali e le terapie intensive furono tagliati per il sacro ed inviolabile principio del pareggio di bilancio. È altresì loro massima responsabilità se i pronto soccorso versano ancor oggi in condizioni disastrose, se un anziano rimane infreddolito e sofferente su una barella avvolto da una coperta raggrinzita per giorni, se le strutture ospedaliere sono decadenti e fatiscenti. È a causa dei camici bianchi “novax” se la medicina di base è praticamente paralizzata e protocollare, se dovete attendere mesi e mesi per una visita od un esame a carico del sistema sanitario nazionale ma intra moenia è subito disponibile, se il privato sta soverchiando il pubblico e può curarsi solo chi ha i soldi per farlo. È colpa dei medici non benedetti se l'autorità ha mentito senza pudore alcuno, se il lasciapassare è uno strumento di ricatto che nulla ha a che fare col bene comune, se le case farmaceutiche con una "pandemia" in essere sono quotate nel mercato del capitale di rischio e speculano sulla nostra salute, se vi siete "contagiati" nonostante 3 o 4 dosi di siero. D'altronde, come credere ad un uomo di scienza che non ha fede nella scienza stessa? Come fidarsi di un "dottore" che ritiene che un farmaco sperimentale non sia somministrabile erga omnes e magari ve ne sconsiglia l'utilizzo? Perché stare a sentire chi ha dei dubbi, chi preferisce un approccio diverso alla professione medica, chi non è dogmatico, chi ha pagato sulla propria pelle le conseguenze delle sue scelte, chi ha avuto coraggio, chi antepone l'etica al conflitto d'interessi, chi ha dato rilevanza e sacralità al principio dell'habeas corpus?

Accusare senza prove, incitare all'odio, etichettare, volgarizzare e semplificare il dibattito è oramai la specialità della casa di chi ha deciso di continuare a trascinare questa storia e questo delirio oltre le colonne d'Ercole del sopportabile. Sta a noi recuperare il contatto con la realtà, giorno dopo giorno, sino alla completa depurazione. Guardare alla loro miseria e povertà di spirito deve donarci orgoglio e forza per continuare a lottare nel quotidiano ed affrontare, con rinnovato vigore, le sfide infinite che la vita ci pone, con fermezza e coraggio.

Semper adamas.