Etica e principi democratici

Nei prossimi tempi sarà sempre più necessario ricordare che quando qualcuno vi dice che la democrazia è un sistema etico, che si basa su valori civici condivisi e pertanto desidera il "bene" della società, e che tra le forme di governo essa rappresenta con ogni probabilità il "male" minore e pertanto il più desiderabile, ecco, quella persona o mente, o non si è mai interrogata a fondo su cosa sia realmente la democrazia.

La democrazia, infatti, è un sistema di governo: non è una metafisica, una morale o una visione del mondo. Nessuno è mai morto per un apparato burocratico o un manuale di procedure elettorali; semmai per dei valori che credeva sacrosanti e più importanti della vita al punto di sacrificarvela. La democrazia, invece, non si è mai occupata di questioni di ordine assiologico, pertanto quei valori, condivisibili o meno, e che qualcuno ritiene essere la quintessenza democratica, non la impegnano in alcun modo, né tantomeno le è mai interessato difenderli (semmai sono state delle persone concrete a farlo, non certo il sistema stesso).

Da questo possiamo dedurre due cose.

La prima è che non necessariamente i valori che si ritengono "democratici" sono sostenuti e incarnati in un sistema democratico: esso può invece dare forma e sorreggere un ordine basato sulla disuguaglianza sociale ed economica e sul perpetrarsi del governo di elites, che sebbene contraddica i presupposti che gli si attribuiscono, tuttavia ne rispetta le regole e le garanzie formali.

La seconda è che, appellandosi al consenso e con mezzi assolutamente leciti, è possibile trasformare in senso autoritario un sistema democratico senza che questo cessi di essere formalmente tale e senza che sia possibile stabilire una netta demarcazione tra autoritarismo, legalità e rappresentatività.

Consigliamo di tenere presente questi ultimi aspetti: in base al primo un governo dispotico può rivendicare la propria legittimità all'interno di un sistema democratico violandone sistematicamente i principi senza poter essere delegittimato dal sistema stesso; in base al secondo può erodere progressivamente i meccanismi di controllo ed equilibrio della democrazia al punto da far scivolare quest'ordine in una forma post-democratica o autoritaria.