Come nasce il senso religioso? - G. Rensi

Vuoi sapere quale e l'indizio che il senso veramente religioso abbia cominciato a prendere radice in te? Quando tutte le cose in cui, dacché hai aperto gli occhi, si svolse e fu intrecciata la tua vita, ad esempio le forme d'abitazione, case, stanze, appartamenti, natura e distribuzione dei mobili; i mezzi di locomozione, ferrovie, automobili, tram; la foggia dei vestiti e le particolarità dell'abbigliamento; le istituzioni politiche e i rapporti e le concessioni sociali di qualunque genere che constati esistenti sulla terra; la forma dei concetti nella mente umana, il modo con cui questa li concatena, cioè la natura del pensiero nostro, il sistema con cui sulla terra si pensa; la maniera di comunicazione degli uomini fra loro con la parola parlata o scritta; persino la costruzione, il funzionamento e i bisogni del tuo stesso corpo: persino il sorgere e il tramontare del sole – quando tutte queste cose familiari a te, tue proprie, connaturate con te e con la tua mentalità, cose che sono ovviamente cosi come sono, che è naturale siano cosi; quando, improvvisamente, tutte queste cose ti susciteranno un senso di stupita curiosità, come se fossero gli usi e i costumi d'un remoto villaggio dell'Estremo Oriente o dell'Africa centrale dove ora per la prima volta ti accade di passare; quando percependo quelle cose a te familiari sin dall'infanzia ti sentirai interiormente spuntare l'esclamazione:

ma che cose singolari! ma che stranezze! che curiose consuetudini dominano qui! in quali particolarissime abitudini e modi di vita e d'essere questa regione dell'universo si è intricata!; – quando, ancora, scuole, esami, concorsi, impieghi, professioni, carriere ti faranno pensare: 

ma in quali strani stampi viene racchiuso lo spirito qui!; – quando ti sentirai sorgere questi pensieri, avrai in ciò un indizio che il senso religioso comincia a vigoreggiarti dentro. Da questi pensieri ti scaturisce l'oscuro ed enigmatico sentore che ciò che in te fu per cinquanta o settant'anni spettatore di tutte quelle cose, a te sinora cosi familiari, cosi tue, non è di questo paese sublunare, paese che tu attraversi come un forestiero, come se attraversassi curiosamente un villaggio orientale o africano; ma e di un altro paese, d'un'altra patria. Quale? Questo ti è assolutamente oscuro, perchè, tanto è l'interesse che hai preso agli usi e costumi del paese sublunare in cui ti è avvenuto di passare e soggiornare per cinquanta o ottant'anni, tanto di quegli usi e costumi ti sei impregnato, che quale sia il tuo paese te lo sei dimenticato e non ti è restata che l'incerta e nubilosa impressione che esso non è questo.


Tratto da "Lettere spirituali" di G.Rensi