Lo scarso funzionamento della vaccinazione di massa,
si pensi ai quattro mesi di immunità da difendere con ripetute iniezioni, alle
quarantene imposte, alle mascherine, all'inevitabilità del contagio, è
funzionale al processo in corso? Può essere utile, suo malgrado, a distruggere
e ricostruire un intero ordine sociale?
D’altronde se la vaccinazione funzionasse, ci si
dovrebbe fermare e ristabilire il 'vecchio mondo' pre-2020. Il progetto ha
invece bisogno di un tempo, che non può 'spegnersi' nel giro di un anno e
mezzo. Si può quindi ragionare, sulla necessità - s'intenda: necessità narrativa -, che la vaccinazione non dovesse funzionare, e capire come il
vaccino dovesse essere sperimentale, proprio per non permettere un giudizio definitivo sul suo funzionamento, ovvero la sua durata, i suoi effetti, la
sua protezione.
La menzogna - il ribaltamento continuo – può essere
assolutamente funzionale al processo di 'instradamento', e del resto la scienza
- ce lo dicono loro stessi - è dubbio, ricerca, analisi dei dati. La loro
forza, è proprio nelle contraddizioni, nei cambiamenti di opinione, che
'seguono' il siero, lo studio - dinamico - dei suoi effetti. Il numero di dosi,
segue quindi le tappe del processo in corso. L'immunità magari arriverà alla
fine del processo, quando il nuovo ordine mondiale avrà completamente demolito
il vecchio mondo e si sarà dato un proprio assetto, stabile e ben
riconoscibile. Anche il distanziamento sociale, oggi 'normato' secondo la
buona volontà di ciascuno, in realtà si potrà realizzare quando diventerà
'assetto', ovvero quando potrà essere imposto dalle nuove circostanze
sociali, ovvero dalla tecnologia da remoto, che frammenterà in tanti 'punti'
interconnessi, equidistanti, fissi nello spazio, l'umanità intera. Le regole del nuovo ordine, potranno essere nella
stessa costruzione tecnologica del mondo. Non si dovrà più, né emanarle, né
rispettarle. Si dovrà semplicemente vivere la nuova normalità.
L'espediente della 'vaccinazione che non funziona',
deve ritenersi quindi strategico, per condurci - attraverso un impianto
narrativo costruito fin dall'inizio -, verso il nuovo ordine, attraverso un
processo di 'distruzione-costruzione' che verrà scandito, temporalmente, dal
numero delle dosi.
Siamo all'interno di un racconto. Nulla di quanto
sta accadendo ha senso, se non per i 'loro' progetti. All'uomo viene chiesto
solo di seguire la corrente, in un progetto di distruzione-ricostruzione.
La persecuzione del 'non vaccinato' dà quindi
ragione al non funzionamento della vaccinazione, è figura necessaria al
processo in corso, che ha bisogno, in quanto tale, di non concludersi, di
durare il tempo della distruzione-costruzione, affinché gli uomini possano essere
accompagnati, mano nella mano, siringa dopo siringa, verso il nuovo ordine.